Open dialogues: Giada Degortes

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Intervistiamo Giada Degortes, giovane fotografa e regista sarda, che attraverso il suo immaginario artistico riesce a fondere storie reali, potenti e collettive, con la propria esperienza interiore e personale.

Che cosa rappresenta per te la fotografia e cosa vuoi trasmettere con i tuoi lavori?

La fotografia rappresenta per me un mezzo di espressione potentissimo. Sappiamo bene che il nostro inconscio agisce principalmente per immagini, memorizzando in maniera nitida forme e colori anche a distanza di tempo. Queste immagini sono i tasselli preziosissimi che compongono il nostro immaginario, alimentano la nostra fantasia e condizionano le nostre scelte. Per questo motivo la comunicazioni visiva è cosi potente. Continua a leggere

Who’s next…? Vera Pagava

scritto da Valentina Biondini, appassionata di arte e letteratura

La grande periferia, 1953

Vera Pagava (1907-1988), è stata la prima artista georgiana donna a essere conosciuta nel sistema dell’arte europeo. Un’artista a tutto tondo che, in cinquant’anni di attività, si è dedicata al disegno, alla decorazione e soprattutto alla pittura. Emigrata in Europa con la famiglia negli anni ’20, poco prima dell’annessione della Georgia nell’Unione Sovietica, si stabilisce dapprima in Germania e successivamente a Parigi dove rimane per il resto della sua vita, pur mantenendo un solido legame con la sua terra d’origine. Continua a leggere

Who’s next?… Nori de’ Nobili

a cura di Valentina Biondini, appassionata di arte e letteratura

Nori de’ Nobili, autoritratto

Nori (Eleonora) de’ Nobili è una pittrice e poetessa di origini marchigiane, la quale trascorse metà della sua vita in manicomio.Nori, primogenita di quattro figli, nacque a Pesaro nel 1902 in una famiglia molto abbiente con la quale era solita trascorrere le estati della sua infanzia presso la bellissima casa nota come “Villa Centofinestre” di Ripe, un paesino della provincia di Ancona. Continua a leggere

Open dialogues: Roberta Bertazzini

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Libero arbitrio

Roberta Bertazzini, artista visiva con una predilezione per le opere a carattere installativo, realizza opere polimateriche che si articolano nello spazio e che si prestano a più interpretazioni. Fondamentale è il rapporto tra struttura e concetto, espressione e forma. Aspetti che, nella maggior parte dei casi, dialogano con il fruitore. In questo modo lo spettatore acquisisce un ruolo di rilievo all’interno del processo creativo, pur restando anonimo. Continua a leggere

Elisa Zadi/ L’atto pittorico come ricerca di verità e bellezza

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Bruciare illusioni, PicNic (2023)

Il ritratto, e l’autoritratto, sono le forme con cui l’artista Elisa Zadi indaga il legame fra uomo e natura. Una ricerca che spazia dalla pittura all’installazione, dalla performance fino alla poesia, e che per mezzo di un percorso intimo e introspettivo si sofferma su questioni legate alla femminilità, all’identità, e alla conoscenza. Nelle sue opere la figura umana si staglia in tutta la sua schietta e raffinata frontalità, dando vita a una narrazione non solo pittorica, ma sopratutto antropologica ed esistenziale. Emerge così un atto creativo spontaneo e suggestivo, spesso rappresentato attraverso l’idea frammentata dei polittici, dove le immagini sembrano avvalersi di una connotazione simbolica per riflettere sulla complessità e fugacità della realtà quotidiana e delle relazioni umane. Continua a leggere