a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Il lavoro artistico di Monica Carrera è caratterizzato da un linguaggio minimale per mezzo del quale vengono indagate tematiche legate all’essere umano, alle esperienze personali e all’ambiente in cui viviamo. Un’arte concettuale, anzi concettualmente empatica, intima e collettiva, ottenuta grazie all’uso di vari medium, ma in particolare attraverso la fotografia. Le sue immagini fotografiche, infatti, sono ibridate con altre forme espressive e, trasformandosi in installazioni o sculture, danno vita a delle vere e proprie opere narrative. Continua a leggere


Affermava Susan Sontag nel suo saggio Sulla fotografia (1977): “Nessuno ha mai scoperto la bruttezza tramite le fotografie. Ma molti, tramite le fotografie, hanno scoperto la bellezza”. In effetti l’arte-fatto fotografico spesso ci invita non solo a riflettere, ma soprattutto a intravedere una potenza nell’immagine visiva capace di suscitare in noi reazioni emotive profonde. Come se, improvvisamente, attraverso quello scatto, il nostro sguardo fosse in grado di vedere qualcosa che va al di là della consuetudine, spingendoci oltre. E’ quello che succede nel libro “Sulle gambe” di Donatella Ferrini, attualmente in pre-ordine su bookabook in una campagna di crowdfunding con l’obiettivo della pubblicazione, nel quale il suo giovane protagonista modifica l’approccio doloroso alle vicissitudini della sua vita proprio dopo aver osservato una fotografia. Parliamone con la scrittrice.