Open dialogues: Giada Degortes

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Intervistiamo Giada Degortes, giovane fotografa e regista sarda, che attraverso il suo immaginario artistico riesce a fondere storie reali, potenti e collettive, con la propria esperienza interiore e personale.

Che cosa rappresenta per te la fotografia e cosa vuoi trasmettere con i tuoi lavori?

La fotografia rappresenta per me un mezzo di espressione potentissimo. Sappiamo bene che il nostro inconscio agisce principalmente per immagini, memorizzando in maniera nitida forme e colori anche a distanza di tempo. Queste immagini sono i tasselli preziosissimi che compongono il nostro immaginario, alimentano la nostra fantasia e condizionano le nostre scelte. Per questo motivo la comunicazioni visiva è cosi potente. Continua a leggere

Who’s next…? Vera Pagava

scritto da Valentina Biondini, appassionata di arte e letteratura

La grande periferia, 1953

Vera Pagava (1907-1988), è stata la prima artista georgiana donna a essere conosciuta nel sistema dell’arte europeo. Un’artista a tutto tondo che, in cinquant’anni di attività, si è dedicata al disegno, alla decorazione e soprattutto alla pittura. Emigrata in Europa con la famiglia negli anni ’20, poco prima dell’annessione della Georgia nell’Unione Sovietica, si stabilisce dapprima in Germania e successivamente a Parigi dove rimane per il resto della sua vita, pur mantenendo un solido legame con la sua terra d’origine. Continua a leggere

Open dialogues: Marta Scavone

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Time Expired, Bazaar of the Unconscious

Marta Scavone è un’artista torinese, nata nel 1998, che fonde vari mezzi espressivi per creare immagini visivamente e concettualmente stimolanti. Nel 2017 si diploma in Fashion Design presso il liceo artistico e nel 2020 si laurea con lode in Fotografia presso l’istituto IED di Torino. La multidisciplinarietà è una parola chiave del suo approccio artistico. Il suo lavoro infatti combina fotografia, moda, installazione artistica e performance teatrale con lo scopo di esplorare temi contemporanei in modo concettuale e creativo. Continua a leggere

Jo Hummel/L’arte del minimalismo e della ripetizione

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Stars Wrapped in Skin II, 2025

Le opere dell’artista Jo Hummel sono caratterizzate da un equilibrio minimalista, fatto di forme simboliche che richiamano concetti spirituali, e colori pastello che producono inaspettate vibrazioni sensoriali. Una costruzione geometrica e stratificata, intenzionalmente astratta, attraverso la quale vengono indagate tematiche legate alla condizione umana, al quotidiano, alla ripetizione e alla soggettività. Ed è la carta il materiale centrale dei suoi lavori, manipolata con forbici e altri strumenti della vita quotidiana, con la quale vengono realizzati dei collage pittorici, che non solo rispecchiano il flusso costante del processo creativo, ma si addentrano anche nelle dinamiche primitive del subconscio umano. Parliamone con l’artista. Continua a leggere

Who’s next?… Alberto Martini

scritto da Valentina Biondini, appassionata di arte e letteratura

Vanitas con autoritratto, 1920

Alberto Martini è stato un artista italiano dai molteplici talenti che ha fortemente segnato l’immaginario della sua epoca e di quella successiva. Oggi la sua fama è relegata quasi esclusivamente ai cultori dell’arte fantastica, ma in realtà Martini è stato anche un pittore simbolista, un precursore del Surrealismo, nonché un illustratore di testi letterari dal tratto preciso e raffinato. Non a caso a Londra, in occasione della sua mostra del 1914, venne ribattezzato “Italian pen-and-ink genius”. Come illustratore è stato il creatore di immagini abbinate a testi di Dante Alighieri e Luigi Pulci, ma anche di Edgar Allan Poe e William Shakespeare, delle poesie di Paul Verlaine e dell’opera “Poemetti in prosa” di Mallarmé. Continua a leggere