Open dialogues: Giada Degortes

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Intervistiamo Giada Degortes, giovane fotografa e regista sarda, che attraverso il suo immaginario artistico riesce a fondere storie reali, potenti e collettive, con la propria esperienza interiore e personale.

Che cosa rappresenta per te la fotografia e cosa vuoi trasmettere con i tuoi lavori?

La fotografia rappresenta per me un mezzo di espressione potentissimo. Sappiamo bene che il nostro inconscio agisce principalmente per immagini, memorizzando in maniera nitida forme e colori anche a distanza di tempo. Queste immagini sono i tasselli preziosissimi che compongono il nostro immaginario, alimentano la nostra fantasia e condizionano le nostre scelte. Per questo motivo la comunicazioni visiva è cosi potente. Continua a leggere

Open dialogues: Marta Scavone

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Time Expired, Bazaar of the Unconscious

Marta Scavone è un’artista torinese, nata nel 1998, che fonde vari mezzi espressivi per creare immagini visivamente e concettualmente stimolanti. Nel 2017 si diploma in Fashion Design presso il liceo artistico e nel 2020 si laurea con lode in Fotografia presso l’istituto IED di Torino. La multidisciplinarietà è una parola chiave del suo approccio artistico. Il suo lavoro infatti combina fotografia, moda, installazione artistica e performance teatrale con lo scopo di esplorare temi contemporanei in modo concettuale e creativo. Continua a leggere

Jo Hummel/L’arte del minimalismo e della ripetizione

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Stars Wrapped in Skin II, 2025

Le opere dell’artista Jo Hummel sono caratterizzate da un equilibrio minimalista, fatto di forme simboliche che richiamano concetti spirituali, e colori pastello che producono inaspettate vibrazioni sensoriali. Una costruzione geometrica e stratificata, intenzionalmente astratta, attraverso la quale vengono indagate tematiche legate alla condizione umana, al quotidiano, alla ripetizione e alla soggettività. Ed è la carta il materiale centrale dei suoi lavori, manipolata con forbici e altri strumenti della vita quotidiana, con la quale vengono realizzati dei collage pittorici, che non solo rispecchiano il flusso costante del processo creativo, ma si addentrano anche nelle dinamiche primitive del subconscio umano. Parliamone con l’artista. Continua a leggere

Open dialogues: Roberta Bertazzini

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Libero arbitrio

Roberta Bertazzini, artista visiva con una predilezione per le opere a carattere installativo, realizza opere polimateriche che si articolano nello spazio e che si prestano a più interpretazioni. Fondamentale è il rapporto tra struttura e concetto, espressione e forma. Aspetti che, nella maggior parte dei casi, dialogano con il fruitore. In questo modo lo spettatore acquisisce un ruolo di rilievo all’interno del processo creativo, pur restando anonimo. Continua a leggere

Elisa Zadi/ L’atto pittorico come ricerca di verità e bellezza

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Bruciare illusioni, PicNic (2023)

Il ritratto, e l’autoritratto, sono le forme con cui l’artista Elisa Zadi indaga il legame fra uomo e natura. Una ricerca che spazia dalla pittura all’installazione, dalla performance fino alla poesia, e che per mezzo di un percorso intimo e introspettivo si sofferma su questioni legate alla femminilità, all’identità, e alla conoscenza. Nelle sue opere la figura umana si staglia in tutta la sua schietta e raffinata frontalità, dando vita a una narrazione non solo pittorica, ma sopratutto antropologica ed esistenziale. Emerge così un atto creativo spontaneo e suggestivo, spesso rappresentato attraverso l’idea frammentata dei polittici, dove le immagini sembrano avvalersi di una connotazione simbolica per riflettere sulla complessità e fugacità della realtà quotidiana e delle relazioni umane. Continua a leggere