Open dialogues: Cenzo Cocca

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Friscura

Cenzo Cocca, nato a Ghilarza, ha fatto del ricamo la sua cifra stilistica, mettendo in connessione fili e riflessioni. Formatosi all’Accademia di Sartoria, coniuga il tessile con l’arte contemporanea, dando vita a installazioni ibride piene di significati nascosti.

La tua ricerca artistica ha come elementi di riferimento il ricamo e la scrittura. Puoi raccontarci perché hai scelto queste due modalità visive all’interno del tuoi lavori?

Credo sia stato un passaggio molto naturale. Nel 2014 ho deciso di seguire un desiderio: quello di imparare a cucire. Ho iniziato con un corso base e, l’anno successivo, nel 2015, ho scelto di intraprendere un percorso accademico che mi ha permesso di approfondire la tecnica. Continua a leggere

Monica Carrera/Lo sguardo si fa narrazione

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Sette cucchiaini per la fine del mondo (2021)

Il lavoro artistico di Monica Carrera è caratterizzato da un linguaggio minimale per mezzo del quale vengono indagate tematiche legate all’essere umano, alle esperienze personali e all’ambiente in cui viviamo. Un’arte concettuale, anzi concettualmente empatica, intima e collettiva, ottenuta grazie all’uso di vari medium, ma in particolare attraverso la fotografia. Le sue immagini fotografiche, infatti, sono ibridate con altre forme espressive e, trasformandosi in installazioni o sculture, danno vita a delle vere e proprie opere narrative. Continua a leggere

Open dialogues: Giada Degortes

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Intervistiamo Giada Degortes, giovane fotografa e regista sarda, che attraverso il suo immaginario artistico riesce a fondere storie reali, potenti e collettive, con la propria esperienza interiore e personale.

Che cosa rappresenta per te la fotografia e cosa vuoi trasmettere con i tuoi lavori?

La fotografia rappresenta per me un mezzo di espressione potentissimo. Sappiamo bene che il nostro inconscio agisce principalmente per immagini, memorizzando in maniera nitida forme e colori anche a distanza di tempo. Queste immagini sono i tasselli preziosissimi che compongono il nostro immaginario, alimentano la nostra fantasia e condizionano le nostre scelte. Per questo motivo la comunicazioni visiva è cosi potente. Continua a leggere

Open dialogues: Marta Scavone

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

Time Expired, Bazaar of the Unconscious

Marta Scavone è un’artista torinese, nata nel 1998, che fonde vari mezzi espressivi per creare immagini visivamente e concettualmente stimolanti. Nel 2017 si diploma in Fashion Design presso il liceo artistico e nel 2020 si laurea con lode in Fotografia presso l’istituto IED di Torino. La multidisciplinarietà è una parola chiave del suo approccio artistico. Il suo lavoro infatti combina fotografia, moda, installazione artistica e performance teatrale con lo scopo di esplorare temi contemporanei in modo concettuale e creativo. Continua a leggere

Jo Hummel/L’arte del minimalismo e della ripetizione

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Stars Wrapped in Skin II, 2025

Le opere dell’artista Jo Hummel sono caratterizzate da un equilibrio minimalista, fatto di forme simboliche che richiamano concetti spirituali, e colori pastello che producono inaspettate vibrazioni sensoriali. Una costruzione geometrica e stratificata, intenzionalmente astratta, attraverso la quale vengono indagate tematiche legate alla condizione umana, al quotidiano, alla ripetizione e alla soggettività. Ed è la carta il materiale centrale dei suoi lavori, manipolata con forbici e altri strumenti della vita quotidiana, con la quale vengono realizzati dei collage pittorici, che non solo rispecchiano il flusso costante del processo creativo, ma si addentrano anche nelle dinamiche primitive del subconscio umano. Parliamone con l’artista. Continua a leggere