
Nel mondo eterogeneo dell’arte quale altra figura combina insieme emozione, scoperta, intraprendenza, trepidazione, se non quella del curatore? Un mestiere eclettico, versatile, spesso complicato, nel quale oltre alla conoscenza, è la passione a costituire un ruolo essenziale, a spingerti a metterti in gioco, e a farti vivere quante più realtà possibili. E in aggiunta a interrogarsi costantemente, a vedere le sfumature attraverso angolazioni diverse, e infine a creare, gestire, celebrare. Un’attività “artistica” che seguiamo e inseguiamo, e che è portata avanti anche dalla torinese Margaret Sgarra, la quale recentemente ha curato a Perugia la mostra intitolata #Penelope.