Who’s next?… Fernando Melani

a cura di Valentina Biondini, appassionata di arte e letteratura

Casa- Studio Melani

La nostra attenzione si sofferma questa volta su quello che è stato considerato il “primo artista-scienziato del dopoguerra” e “l’ultimo del millennio”. Stiamo parlando del pistoiese Fernando Melani, la cui dimensione creativa ha preso spunto da riflessioni sulla materia e sull’atomo, per poi avvicinarsi, addirittura anticipandole, alle influenze dell’Arte Povera, dell’Arte Concettuale e della Minimal Art. Continua a leggere

Il silenzio è rumoroso nei dipinti di Savina Capecci

a cura di Romina Ciulli e Carole Dazzi

Imperfect like pure amber

L’universo artistico di Savina Capecci è fatto di colori accesi e potenti, e racconta delle storie collegate alla società contemporanea attraverso una prospettiva ironica, se non addirittura irreale. Nelle opere dell’artista italiana, infatti, i protagonisti sembrano vivere un’esistenza distaccata all’interno di un immaginario che rimane sempre sospeso tra due dimensioni: quella esperienziale e quella naturale. Continua a leggere

Open dialogues: intervista con Barbara Pavan

a cura di Margaret Sgarra, curatrice di arte contemporanea

The Soft Revolution, a cura di Barbara Pavan – Museo del Tessile di Busto Arsizio

Nata a Monza e cresciuta a Biella tra telai e filati, Barbara Pavan è una curatrice e critica d’arte specializzata in fiber art. La passione per il filo l’ha portata a ideare e curare mostre, progetti espositivi, cataloghi e blog tematici, diventando così un punto di riferimento delle forme espressive tessili. Continua a leggere

Sharon Harris/Il fascino evocativo della fotografia stenopeica

a cura di Romina Ciulli & Carole Dazzi

Un-travelling #13

A volte per poter mostrare il lato nascosto delle realtà o delle emozioni basta una fotografia scattata con semplicità dove le immagini, anche se poco definite, appaiono incredibilmente nitide e coinvolgenti. E’ quanto accade con la fotografia stenopeica, una delle prime tecniche utilizzate nel campo fotografico, che non utilizza lenti né obiettivi e che, attraverso un piccolo foro stenopeico, genera immagini dove lo sguardo si riappropria di un racconto sensoriale ogni volta straordinario. Di questa tecnica si serve Sharon Harris, fotografa americana,
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Who’s next?… Hannah Höch 

a cura di Valentina Biondini, appassionata di letteratura

The beautiful girl

Hannah Höch, nome d’arte di Anna Therese Johanne Höch, nasce a Gotha, in Germania, nel 1889. Conosciuta soprattutto per il lavoro prodotto durante la Repubblica di Weimar, oggi è considerata una delle più grandi artiste della stagione dadaista del XX secolo e una pioniera della tecnica del fotomontaggio. Hannah Höch è infatti la donna che ha innovato la tecnica del collage, elaborando immagini prese da rotocalchi e magazine, in un continuo rimando di spunti politico-culturali. Continua a leggere